Ditegli Sempre di si
La commedia "Ditegli sempre di sì" di Eduardo De Filippo si svolge in due atti e ruota attorno a Teresa e a suo fratello Michele, che è appena uscito da manicomio. Per tranquillizzarlo Teresa decide di accontentarlo in ogni sua richiesta ma questa strategia, inizialmente pensata per evitare conflitti, finisce per rivelare verità nascoste e ipocrisie all'interno della famiglia stessa e della società. La trama si intreccia tra i vari personaggi, tra cui inquilini, amici di famiglia e servitù, in una serie di equivoci e situazioni comiche. L'opera esplora temi come la follia, l'amore, le dinamiche familiari e sociali, con il caratteristico umorismo e la profondità emotiva di De Filippo. La storia si dipana attraverso tentativi di sistemazione matrimoniale, malintesi e rivelazioni, culminando in un finale che riafferma l'importanza dell'accettazione e della comprensione reciproca.
Pompieri in tacchi a spillo
Il pompiere Fulvio De Michele riceve una raccomandata nella quale scopre di aver maturato, grazie ad una polizza assicurativa, la cifra da capogiro di Euro 300.000,00. La sorella Rosa, la sofisticata figlia Silvia, l'invadente e appariscente vicina di casa Fiammetta, il gigionesco collega ed amico Giovanni partecipano e fanno aumentare vertiginosamente il bailamme all'interno della casa in uno dei momenti più delicati della vita di Fulvio. Come nelle migliori commedie solo nel finale scopriremo la verità: Fulvio e Giovanni arriveranno insieme a rinnegare tutti i più sani principi e valori dell'etica umana?
Le pillole di Ercole
La trama ruota attorno ad un divertente interrogativo: verificare se la fedeltà coniugale resiste agli effetti afrodisiaci di una pillola che porta il nome del mitologico eroe. Tutto ha inizio con lo scherzo architettato dal dottor Cuccurullo che fa bere una pillola eccitante di sua invenzione ad un suo amico nonchè collega. Sotto l'influenza della sostanza il medico vive un'avventura con una cliente siciliana. Il marito della donna, gelosissimo, chiede come riparazione di poter accoppiarsi con la moglie del medico che è costretto dagli eventi ad accettare. Non prima, però, di aver ingaggiato una donna disposta a recitare il ruolo della moglie e a soddisfare il siculo. I problemi non sono risolti, anzi, aumentano.
Il Testamento di Mamma
Antonio Esposito ha 45 anni, ma si comporta come se ne avesse 20. Immaturo e incapace di assumersi ogni responsabilità. Vive cantando (male), su una lussuosa nave da crociera. E su questa nave, gli arriva la notizia che sua mamma è morta, ed è atteso a casa per la lettura del testamento. Antonio manca da Napoli da quasi venti anni. È andato via, poco dopo la morte del padre, lasciando sola la mamma con gli altri due figli nell'abitazione di famiglia, unico bene di valore e unica ragione che lo induce a tornare in quella casa, dove è cresciuto insieme ai fratelli, Ciccio e Nina. Nina, è un'agente di cambio, sempre in stato d'ansia. Negli ultimi due anni ha dovuto affrontare la malattia che gli ha portato via la mamma e accudire il terzo e ancora più "particolare" fratello, Ciccio. E ancora, il suo amore per Ugo, inespresso, perchè può parlare solo attraverso il telefono, tramite la mamma di Ugo, una guardiana della castità di suo figlio. Ciccio è il classico picchiatello. Vive in una realtà tutta sua, interpretando senza soluzione di continuità, tutti i personaggi che osserva e incontra nella vita reale. La storia, racconta la convivenza forzata di questi tre fratelli, di questi tre universi paralleli che non sono mai riusciti ad incontrarsi, ma ora costretti a vivere insieme, dalle volontà testamentarie della mamma. Tutte le situazioni quotidiane sono occasioni di scontri ed equivoci, che faranno vivere agli spettatori, un'alternanza di emozioni, tra il grottesco e il serio, che si concluderanno, in modo inaspettato.
VI ASPETTIAMO AI NOSTRI SPETTACOLI.